La storia della carta si perde nella notte dei tempi; infatti la sua invenzione viene attribuita al cinese Ts’ai Lun nell’anno 105 dc. Tuttavia sono gli arabi che portano i segreti della produzione nelle prime cartiere di Fabriano intorno al 1235. Lo straccio - di cotone, lino o canapa - fu la prima e resistente sostanza adoperata in occidente per comporre il foglio. Già dal XVIII secolo si ebbe una forte spinta verso la ricerca per ricavare dalle piante una pasta più economica e più abbondante rispetto allo straccio. Con la Rivoluzione industriale vennero introdotte macchine per accelerare la lavorazione della carta che comportarono un aumento della sua fragilità e, al contempo, un regresso della sua durabilità.
Quindi la diversa qualità della carta provoca una differente alterazione se sottoposta anche a fattori ambientali degradanti quali la luce diretta sia naturale che artificiale e l’alta umidità.